L’ esaminatore sta dietro il capo del paziente tenendogli fermo tra le mani il capo.
Il paziente guarda in avanti e gli viene chiesto di tenere sempre gli occhi fissi su un bersaglio, definito fisso al suolo, “earth-fixed target” solitamente proiettato su un muro. A questo punto il medico, o l’operatore in genere, deve iniziare il test.
Egli deve ruotare la testa del paziente bruscamente ed in modo imprevedibile (questo passaggio del test è molto importante) verso destra o verso sinistra.
Non è necessario che la rotazione del capo sia molto ampia, al massimo 10-20 gradi. La registrazione dei movimenti della testa e quindi degli occhi, avviene mediante gli occhiali indossati dal paziente.
Se il riflesso vestibolo-oculomotore (VOR) dell’esaminando è normo funzionante, il soggetto sottoposto ad esame sarà in grado di compensare il movimento accelerativo/impulsivo del capo imposto dall’operatore e convergere con lo sguardo sul bersaglio. Invece, se il VOR è inadeguato perché il paziente è stato affetto da un evento patologico, gli occhi durante il movimento di rotazione perderanno il bersaglio, in quanto non ruoteranno/convergeranno ad una velocità esattamente contraria per compensare la rotazione del capo. Così un VOR inadeguato o patologico sta a significare che gli “occhi vanno con la testa”, andando “fuori bersaglio” a causa della rotazione del capo.
Risulterà perciò evidente che alla fine della rotazione impulsiva il paziente dovrà fare più o meno volontariamente una saccade di correzione per raggiungere nuovamente con lo sguardo il bersaglio.
Per quest’ultimo, che guarda gli occhi del paziente, questo movimento saccadico è molto chiaro ed è stato definito saccade conclamata. Questo è il cosiddetto segno-spia di un’insufficiente funzione del canale semicircolare dal lato verso cui la testa è stata ruotata in modo impulsivo. Quindi, un paziente con una perdita vestibolare che abbia interessato per esempio il lato sinistro mette in mostra una overt saccade dopo una rotazione del capo verso sinistra. Invece, in un paziente con una perdita bilaterale della funzione vestibolare (Dandy’s syndrome) le saccadi saranno evidenti per entrambi i sensi di rotazione del capo, in tutti i piani dello spazio ed in tutti i piani dei sei canali semicircolari .
Oltre a evidenziare deficit vestibolari, il vHIT è un software progettato per l’analisi dell’oculomotricità che consiste in una serie di test che valutano i movimenti oculari di inseguimento, rapido (saccadi) e lento (pursuit), che mantengono fissa sulla retina l’immagine di un oggetto in movimento. Lo studio dell’oculomotricità richiede l’utilizzo di un generatore laser, di una mira luminosa e di un sistema di registrazione e analisi dei movimenti oculari (videonistagmografia); consente lo studio delle vie vestibolari centrali.
In breve il VOR è il riflesso oculo-cefalico, un riflesso vestibolo-oculare mediato dai nuclei vestibolari, che consente di tenere fisso lo sguardo mentre si ruota il capo, operando una deviazione coniugata laterale dei globi oculari in senso opposto alla rotazione del capo.