Le Tonsille sono due organi linfatici situati nell’orofaringe e, insieme alle adenoidi e alla tonsilla linguale, costituiscono le strutture del sistema immunitario a difesa delle vie aeree superiori. Esse svolgono un importante ruolo nel processo di maturazione del sistema immunitario dei bambini, permettendo all’organismo di confrontarsi con gli stimoli antigenici dell’ambiente (dato il loro diretto contatto con l’esterno) per favorire la produzione di anticorpi.

La tonsillite è determinata da una infezione virale o batterica delle tonsille ed è caratterizzata da mal di gola e febbre.

In caso di tonsilliti ripetute, le tonsille non solo vengono meno al compito che abitualmente svolgono ma, in determinate situazioni, possono costituire una fonte di infezioni anche gravi.

In caso di episodi sporadici si ricorre alla terapia antibiotica da effettuare ad ogni singolo episodio.

In caso di episodi ripetuti (tonsillite ricorrente) è necessaria una attenta valutazione clinica da parte dello specialista Otorinolaringoiatra per individuare le possibili terapie alternative, basate su mirati cicli di antibiotici per via iniettiva, oppure, se necessario, procedere all’intervento chirurgico di tonsillectomia.

Le indicazioni cliniche correnti per la tonsillectomia sono:

  • Tonsillite ricorrente nonostante terapia medica (per ricorrente si intende almeno 3-5 episodi all’anno di tonsillite negli ultimi 2-3 anni)
  • Ipertrofia che causa malocclusione dentale o disturbi della crescita oro facciale, disturbi del linguaggio;
  • Ipertrofia che causa ostruzione respiratoria alta, difficoltà di alimentazione, disturbi del sonno;
  • Ascesso peritonsillare ripetuto;
  • Sapore cattivo in bocca, alitosi;
  • Tonsillite cronica causata da Streptococco beta emolitico di gruppo A resistente a terapia.

Questo germe può essere responsabile della malattia reumatica con possibili danni a carico del Cuore,dei Reni, e delle Articolazioni; può inoltre essere alla base delle più svariate patologie, come le Uveiti o la Psoriasi. Se il germe non può essere bonificato con terapia medica è opportuno ricorrere all’intervento;

  • Ipertrofia unilaterale sospetta di neoplasia;
  • Mal di gola e/o febbricola persistente.

Le Adenoidi sono agglomerati di tessuto linfatico ad impianto sulla volta del rinofaringe (dietro al naso), di cui occupano più o meno lo spazio aereo. Quando le adenoidi si presentano in quantità cospicua, possono insorgere diversi tipi di patologie conseguenti proprio all’ingombro del tessuto ipertrofico.

Il primo problema, e forse il più evidente, della ipertrofia adenoidea è quello relativo alla difficoltà respiratoria nasale, specie notturna, del bambino.

Il secondo è quello di possibili otiti ricorrenti: nel cavo rinofaringeo infatti sboccano lateralmente le tube di Eustachio (piccoli condotti che collegano direttamente l’orecchio medio con il rinofaringe) che permettono il normale mantenimento della pressione aerea endotimpanica e l’eliminazione di eventuali secrezioni ivi accumulate. Se questo non succede, l’aria dell’orecchio medio diminuisce facendo collassare la membrana timpanica e favorendo l’accumulo di secrezioni patologiche che possono causare infezioni ripetute a carico dell’orecchio stesso.

Altro problema è quello di una cattiva crescita del massiccio facciale con ovalizzazione del palato, restringimento dell’arcata dentaria superiore e spostamento in avanti dei denti anteriori e superiori (aspetto quasi caratteristico del bambino adenoideo).

Un fenomeno correlato alla presenza delle Adenoidi nei bambini e’ la qualita’ della voce che si presenta nasalizzata, come “spenta”, senza sonorità. L’asportazione delle adenoidi, ricostituendo nel rinofaringe il normale spazio come cavita’ di risonanza, modifica il timbro della voce del bambino restituendole sonorita’ e colore.

Nonostante le adenoidi vadano incontro ad atrofia intorno ai 12-14 anni di età è opportuno, sin dai 3-4 anni, individuare le situazioni cliniche in cui esse rappresentano un ostacolo nel periodo di maggior crescita cranio-facciale del bambino e nel periodo di acquisizione del linguaggio.

Le indicazioni cliniche correnti per l’Adenoidectomia sono:

  • adenoiditi o sinusiti ricorrenti, rinorrea (scolo di muco dal naso);
  • respirazione orale forzata, episodi di apnea notturna, russamento, disturbi del sonno, enuresi notturna (pipì a letto), sonnolenza diurna;
  •    occlusione tubarica con otite catarrale ricorrente, ipoacusia trasmissiva (diminuzione dell’udito);
  •    disturbi della crescita e del comportamento, anomalie nella crescita dentale/facciale;
  • difficoltà di alimentazione ed anomalie nel linguaggio (voce nasale).

La chirurgia adenotonsillare deve essere effettuata da specialisti in Otorinolaringoiatria.

Per entrambi gli interventi è indicata l’anestesia generale.

La tonsillectomia, con o senza adenoidectomia, sia nei bambini che negli adulti, si effettua generalmente in regime di one-day surgery (ricovero ed intervento seguiti da pernottamento, e dimissione entro le 24 ore).

L’adenoidectomia senza tonsillectomia può essere eseguita in regime di one-day surgery (ricovero ed intervento seguiti da pernottamento, e dimissione entro le 24 ore).

Al momento della dimissione vengono fornite al paziente le indicazioni e le raccomandazioni per l’osservazione a domicilio.

Tecnica chirurgica di adenoidectomia endoscopica

 La tecnica operatoria che utilizzio  è l adenoidectomia endoscopica .

Il paziente esegue un prericovero dieci giorni prima della data fissata dell’operazione  , esegue un ecg, esami ematici di routine , pt aptt, visita anestesiologica e compilazione di cartella clinica.

L’intervento viene eseguito in reigime di ricovero one day surgery , ricoverato in pediatria , il medico otorinolaringoiatra dopo l atto chirurgico si reca al letto del malato in pediatria per due visite nella giornata operatoria  e una visita di dimissione il giorno dopo .

Il bambino assieme ad un genitore e ad un infermiere di pediatria viene accompagnato in sala operatoria dove vengono posizionati gli elettrodi per ecg, e viene preso un accesso venoso .

Il genitore viene riaccompagnato in reparto di pediatria , l intervento viene eseguito in anestesia generale con intubazione , la durata è di circa 15-20 minuti.

utilizziamo endoscopia a fibre ottiche 70 ° per via trans orale e video monitor con telecamera con console utilizzata per intervento di chirurgia endoscopica  nasale (fess).

L’intervento è registrato e in video , questo ci permette di conservare la casistica del malato , durante l atto chirurgico vi è la possibilità di discutere il caso con chirurghi senior od eseguire videoconferenze durante congressi o con chirurghi fuori dal nostro ospedale.

In videoendoscopia con fibre ottiche  vi è una visione della coana e della tuba uditiva perfetta con enormi vantaggi pratici di non lesionare la tuba uditiva , e soprattutto di non avere nessuna recidiva di adenoidectomia .

Sempre sotto guida di video monitor si procede a caustica ed emostasi del vaso arterioso e venoso della adenoide durante l atto chirurgico , cosa che ci consente di avere una basso grado di emorragie post operatorie .

Una volta terminato l atto chirurgico il paziente viene posizionato nella stanza del risveglio adiacente alla sala operatoria , chiamato il genitore ,viene  riaccompagnato in reparto.