E’ un esame diagnostico che fornisce una valutazione dinamica della pervietà nasale misurando la pressione ed il flusso aereo attraverso le fosse nasali durante gli atti respiratori. Visualizzando le resistenze al flusso aereo attraverso le fosse nasali la rinomanometria consente di ottenere una migliore comprensione della sensazione soggettiva della ventilazione nasale.

E’ una metodica rapida ed efficace e produce un immagine chiara delle resistenze nasali al flusso aereo sia in inspirazione,che espirazione(foto 5). Il sistema RhinoStream della ditta RhinoMetrics rappresenta una delle apparecchiature a trasduttore elettronico più compatte attualmente disponibili.  Sono cinque le principali modalità di esecuzione dell’esame: Basaledopo inalazione di acqua fredda (test di provocazione aspecifico perla diagnosi di rinite idiopatica ,precedentemente definita   vasomotoria),dopo somministrazione di sostanze specifiche(test di provocazione specifico per la diagnosi delle riniti allergiche)  ,dopo inalazione di decongestionante (test di decongestione nasale),posizionale ( facendo assumere al paziente varie posizioni ripetendo di volta in volta le misurazioni, per la conferma diagnostica di rinite posizionale). Questo studio può essere effettuato in condizioni basali, per ottenere dati sul grado di stenosi respiratoria, dopo decongestione nasale con vasocostrittore, per la valutazione dinamica della funzionalità dei turbinati, e L’ esame dei tracciati, integrato dalla valutazione obiettiva ed anamnestica ci consente di fare (oltre che considerazioni di tipo quantitativo) diagnosi differenziale fra le varie forme di ORN (ostruzione respiratoria nasale) permettendoci quindi di distinguere fra rinopatie vasomotorie specifiche (allergiche) ed aspecifiche (iperreattività aspecifica della mucosa nasale), forme medicamentose (abuso di decongestionanti, forme infettive etc..

La Rinometria Acustica negli ultimi anni è diventata una metodica consolidata nella ricerca e nella pratica rinologica; La precisione digitale, la rapidità di esecuzione rappresentano i suoi principali vantaggi. La Rinometria Acustica( Rhinoscan )con la visualizzazione e la registrazione della morfologia delle cavità nasali ,attraverso l’interpretazione degli echi derivanti dallo stimolo sonoro inviato tramite la sonda apposita, permette di ottenere una mappa delle cavità nasali, misura le aree ed i volumi e fornisce una rappresentazione grafica bidimensionale del grado e della sede di eventuali stenosi nasali.

La rinomanometria è una tecnica di esplorazione funzionale che consente di misurare la resistenza nasale al deflusso dell’aria. Il principio fisico impiegato è quello della relazione pressione-flusso che permette di calcolare una resistenza, misurando un flusso e una differenza di pressione tra due punti nella fossa nasale.

Nelle fosse nasali dove il regime di deflusso sembra avvicinarsi a un deflusso turbolento si inserisce la relazione pressione-flusso 🙁P1 – P2) = flusso1,75 × resistenza
Si constata che, in realtà, la curva della pressione in funzione della quantità di flusso misurato non è lineare. È stato quindi necessario definire un punto arbitrario della curva dove eseguire le misurazioni.
Secondo le raccomandazioni internazionali, la resistenza si misura per un delta di pressione uguale a 1 cmH2O, vale a dire il punto sulla curva dove :
P1 (= pressione entrata FN) – P2 (= pressione nel cavum) = 1 cmH2O
e quindi 1 = flusso misurato1,75 / resistenza ossia resistenza = flusso misurato1,75

Due tecniche di misurazione possono essere usate per misurare il flusso aereo nelle fosse nasali: la rinomanometria anteriore e la rinomanometria posteriore.

La rinomanometria anteriore permette di calcolare la resistenza al deflusso dell’aria in modo uninasale ponendo un catetere di pressione successivamente all’ingresso di ciascuna fossa nasale. Nella fossa nasale che ventila, il catetere di pressione si trova nella mascherina posta sulla faccia e registra quindi P1.

La seconda fossa nasale è ostruita per mezzo di un sondino smusso in cui è posizionato un secondo trasduttore di pressione che misura P2,considerata per estrapolazione come se fosse la pressione nel cavo rinofaringeo (P2a= P2b).

La rinomanometria posteriore permette di calcolare la resistenza al deflusso dell’aria in modo uninasale o binasale. Un primo catetere di pressione è posizionato in una mascherina posta sulla faccia e riflette quindi la pressione all’ingresso delle fosse nasali nelle misurazioni binasali o la pressione all’ingresso della fossa nasale destra o sinistra nelle misurazioni uninasali.

Un secondo catetere è posizionato direttamente nel cavo rinofaringeo, grazie a un deflussore sottile fatto scivolare in una fossa nasale, condizione che permette la misurazione diretta della pressione coanale o in un sondino orale adattato che consente di misurare la pressione orofaringea e, per estrapolazione, quella del cavo rinofaringeo .

Nei due tipi di misurazione i trasduttori di pressione sono collegati a un pneumotacografo.

In teoria, la misurazione delle resistenze nasali con la tecnica della rinomanometria posteriore sembra molto più affidabile rispetto alla rinomanometria anteriore. Tuttavia, nella pratica comune e,soprattutto, nella pratica ambulatoriale solo gli apparecchi per rinomanometria anteriore sono facilmente disponibili. L’attendibilità del loro uso risiede in una buona manutenzione e in una calibratura teoricamente quotidiana dell’apparecchio (schematicamente misurazione della resistenza al deflusso di aria in un tubo diresistenza nota).

Sterilizzazione/Disinfezione

Per la rinomanometria anteriore, le mascherine facciali in materiale plastico sono decontaminabili e sterilizzabili secondo le tecniche abituali. I sondini smussi sono monouso.
Per la rinomanometria posteriore, la mascherina facciale risponde alle stesse regole della rinomanometria anteriore. I sondini orali o i tubicini nasali sono monouso.
I tubi che uniscono i trasduttori alla macchina devono essere puliti quotidianamente o perfino cambiati se il paziente è «a rischio».
Attualmente, non vi è infatti alcuna norma che riguardi questi apparecchi di impiego ancora limitato. I risultati di una rinomanometria si presentano sotto forma di un quadro riassuntivo dei valori di resistenza misurati. Le misurazioni si fanno generalmente prima e dopo la nebulizzazione nasale di vasocostrittori, ma possono essere eseguite anche in decubito in caso di ostruzione dovuta alla posizione.Si ritiene che la resistenza binasale sia patologica quando supera il valore di 3 cmH2O/l/s. La resistenza uninasale è patologica quando supera 6 cmH2O/l/s.

Dopo vasocostrittori, i valori si modificano e sono di 4 cmH2O/l/s se uninasali e di 2 cmH2O/l/s se binasali.